Decisioni legali

DiMichael Joseph Pistoria, MEng, DO, Lehigh Valley Hospital - Coordinated Health
Revisionato/Rivisto ago 2021
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

    Le decisioni legali per i soggetti ricoverati in ospedale possono riguardare

    Testamento biologico

    Un testamento biologico esprime in anticipo e in forma scritta le istruzioni o le preferenze di una persona sui trattamenti medici futuri, in particolare al termine della vita, nel caso in cui la persona diventi incapace di prendere decisioni sull’assistenza sanitaria. Definisce il tipo di cure che la persona vorrebbe in varie circostanze. Può e deve includere le preferenze di rianimazione.

    Procura a lungo termine per assistenza sanitaria

    Una malattia può rendere impossibile a una persona comunicare o capire le cose che le accadono. Pertanto tutte le persone di età superiore ai 18 anni devono designare una persona che prenda le decisioni mediche per loro conto (il cosiddetto amministratore di sostegno) in un documento denominato procura a lungo termine per assistenza sanitaria. Questo documento deve essere affiancato al testamento biologico che non può comprendere tutte le situazioni possibili. Pertanto, in alcune situazioni, è necessario usare il proprio giudizio per determinare che tipo di cure vorrebbe la persona incapacitata.

    L’autorità legale di prendere decisioni mediche per conto di una persona è distinta da una procura durevole per le decisioni finanziarie, che consente di prendere decisioni finanziarie per conto di una persona.

    L’amministratore di sostegno che detiene la procura a lungo termine per assistenza sanitaria può prendere decisioni mediche per conto di un paziente solo quando questo è incapace di comunicare, per esempio, perché è privo di coscienza o soffre di una patologia che provoca uno stato confusionale. L’amministratore di sostegno deve essere una persona di cui il paziente si fida e in genere è un parente o un amico stretto. È utile dare questa autorità a una sola persona. Se viene affidata a varie persone, è possibile che queste siano in disaccordo sulle decisioni mediche.

    Un soggetto ha la facoltà di revocare la procura a lungo termine per assistenza sanitaria o di designare un amministratore di sostegno diverso in qualsiasi momento.

    L’amministratore di sostegno è legalmente vincolato a seguire le preferenze di trattamento del paziente nella misura in cui le conosce. Pertanto, è necessario dire al proprio amministratore di sostegno quali cure si desidera ricevere in determinate circostanze.

    Le leggi sulla stesura di questo documento sono diverse nei diversi Paesi. I siti Web delle associazioni mediche locali possono contenere risorse aggiuntive su come redigere una procura a lungo termine per assistenza sanitaria e sugli aspetti che vanno presi in considerazione. Altre fonti di aiuto possono essere il medico di base, l’avvocato di famiglia o un assistente sociale dell’ospedale.

    Se una persona non ha redatto una procura a lungo termine per l’assistenza sanitaria e non è in grado di comunicare, i medici chiedono al parente più stretto di aiutare a prendere le decisioni per conto del paziente (vedere Nomina di un sostituto responsabile).

    Consenso informato

    Prima di effettuare un esame diagnostico invasivo o di fornire determinati trattamenti medici, i medici devono ottenere il consenso informato dalla persona interessata (o dall’amministratore citato nella procura a lungo termine per assistenza sanitaria). Affinché il consenso sia informato, i medici devono illustrare, in modo comprensibile al paziente, gli aspetti seguenti:

    • ciò che comporta l’esame o il trattamento e perché è consigliato

    • quali rischi e benefici derivano dall’esame o dal trattamento

    • quali alternative sono disponibili e quali sono i loro rischi e benefici

    • quali rischi e benefici derivano dal non sottoporsi all’esame o al trattamento

    Se la persona acconsente a procedere all’esame o al trattamento, i medici le chiedono di firmare un modulo che indica che la persona ha ricevuto le informazioni appropriate.

    I medici non discutono anticipatamente con i pazienti dell’inserimento di linee endovenose (IV) di routine, delle radiografie o delle TC, né della prescrizione di farmaci di routine (quali gli antibiotici). Tuttavia, i pazienti possono chiedere ai medici informazioni sugli effetti collaterali comuni di qualsiasi esame o farmaco.