Alcalosi

DiJames L. Lewis III, MD, Brookwood Baptist Health and Saint Vincent’s Ascension Health, Birmingham
Revisionato/Rivisto lug 2021
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L’alcalosi è l’eccessiva alcalinità del sangue in seguito a un eccesso di bicarbonato o alla perdita di acidi nel sangue (alcalosi metabolica) oppure a un basso livello di anidride carbonica nel sangue indotto da respirazione veloce o profonda (alcalosi respiratoria).

  • I soggetti possono presentare irritabilità, contrazioni muscolari, crampi o addirittura spasmi muscolari.

  • Per diagnosticare l’alcalosi si eseguono esami del sangue.

  • L’alcalosi metabolica è trattata reintegrando acqua e sali minerali come sodio e potassio (elettroliti) e intervenendo sulla causa.

  • L’alcalosi respiratoria è trattata intervenendo sulla causa.

(Vedere anche Panoramica sull’equilibrio acido-base)

Il pH del sangue

L’acidità e alcalinità di qualsiasi soluzione, sangue compreso, sono espresse nella scala del pH, che varia da 0 (fortemente acido) a 14 (fortemente basico o alcalino). Un pH pari a 7,0, al centro di questa scala, è neutro.

Il sangue in genere è lievemente basico, con un pH che varia tra 7,35 e 7,45. Di solito, l’organismo mantiene il pH del sangue su valori prossimi a 7,40.

Cause dell’alcalosi

Il sangue diventa alcalosico se i sistemi di controllo dell’equilibrio acido-base presenti nell’organismo non riescono a neutralizzare condizioni come un eccesso di bicarbonato, una perdita di acidi o una riduzione del livello di anidride carbonica nel sangue. In base alla sua causa principale, l’alcalosi è categorizzata come:

  • Metabolica

  • Respiratoria

Alcalosi metabolica

L’alcalosi metabolica si sviluppa quando l’organismo:

  • Perde troppi acidi

  • Trattiene troppe basi

Ad esempio, l’acido può essere perduto dallo stomaco per vomito ripetuto o quando quest’organo viene aspirato artificialmente tramite sonde gastriche (come talvolta accade in alcuni pazienti ricoverati).

Raramente, l’alcalosi metabolica si sviluppa in soggetti che hanno ingerito un eccesso di basi con sostanze come il bicarbonato di sodio.

Inoltre, l’alcalosi metabolica può comparire quando la perdita eccessiva di liquidi ed elettroliti (come sodio o potassio) incide sulla capacità dei reni di mantenere l’equilibrio acido-base. Ad esempio, una perdita di potassio sufficiente a indurre alcalosi metabolica può essere causata da iperattività delle ghiandole surrenali o dall’uso di diuretici (ad esempio, tiazidi, furosemide o acido etacrinico).

Alcalosi respiratoria

L’alcalosi respiratoria si sviluppa quando:

  • A causa di una respirazione rapida e profonda (iperventilazione) si elimina dal flusso sanguigno una quantità eccessiva di anidride carbonica.

La principale causa di iperventilazione, e quindi di alcalosi respiratoria, è l’ansia. Altre cause di iperventilazione e conseguente alcalosi respiratoria includono il dolore, bassi livelli di ossigeno nel sangue, la febbre e un sovradosaggio di aspirina (che può causare anche acidosi metabolica).

Sintomi dell’alcalosi

L’alcalosi può causare:

  • Irritabilità

  • Contrazioni muscolari e crampi

  • Formicolio alle dita di mani e piedi e intorno alle labbra

Il formicolio (parestesia) è molto frequente nell’iperventilazione dovuta all’ansia. Talvolta l’alcalosi non causa alcun sintomo. Se l’alcalosi è grave, si possono manifestare spasmi muscolari dolorosi (tetania).

Diagnosi di alcalosi

  • Esami del sangue

  • Analisi delle urine

Il medico valuta l’equilibrio acido-base di un soggetto misurando il pH e i livelli di anidride carbonica (un acido) e di bicarbonato (una base) nel sangue. Per chiarire la causa dell’alcalosi, il medico misura anche i livelli degli elettroliti in campioni di sangue e urine.

Trattamento dell’alcalosi

  • Trattamento della causa

  • Nell’alcalosi metabolica, reintegrazione di acqua ed elettroliti

  • Nell’alcalosi respiratoria, somministrazione di ossigeno (se necessario) o tranquillizzare il soggetto in iperventilazione a causa dell’ansia

Quasi sempre il trattamento dell’alcalosi è mirato a neutralizzare la causa. Raramente il medico prescrive solo la somministrazione di acidi, come acido cloridrico, per intervenire sull’alcalosi.

L’alcalosi metabolica solitamente è trattata reintegrando acqua ed elettroliti (sodio e potassio) contemporaneamente al trattamento della causa. Raramente, quando l’alcalosi metabolica è molto grave, si può somministrare per via endovenosa acido diluito.

Nell’alcalosi respiratoria, il primo passo consiste nel garantire che il soggetto abbia sufficiente ossigeno. Il medico cerca quindi una causa grave, come un’infezione. Se l’aumento della frequenza respiratoria è provocato dal dolore, un’efficace terapia analgesica è generalmente sufficiente.

Quando l’alcalosi respiratoria è causata dall’ansia o da un attacco di panico, un tentativo consapevole di rilassarsi e rallentare la respirazione consente di risolvere il disturbo. Rassicurazione e supporto emotivo possono tornare utili e l’atto di respirare all’interno di un sacchetto di carta (non di plastica) può contribuire ad aumentare i livelli di anidride carbonica nel sangue, dato che il soggetto inspira di nuovo l’anidride carbonica che ha poco prima eliminato espirando.