Trauma dell'orecchio esterno

DiSam P. Most, MD, Stanford University Medical Center
Revisionato/Rivisto gen 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    Un trauma dell'orecchio esterno può causare ematoma, lacerazione, avulsione o frattura.

    Ematomi subpericondriali (orecchio a cavolfiore)

    Il pericondrio fornisce il sangue alla cartilagine auricolare. I traumi chiusi del padiglione auricolare possono causare un ematoma subpericondriale; l'accumulo di grandi volumi di sangue tra il pericondrio e la cartilagine può interrompere l'apporto di sangue alla cartilagine e rendere tutto o parte del padiglione auricolare una massa informe, di colore rosso porpora. Può seguire la necrosi avascolare della cartilagine. Il traumatismo risultante genera il caratteristico orecchio a cavolfiore dei lottatori e pugili.

    Il trattamento consiste nell'asportare prontamente il coagulo attraverso un'incisione e nel prevenire il riformarsi dell'ematoma apponendo dei punti di sutura attraverso l'orecchio annodati su tamponi di garza odontoiatrica, garza con vasellina (pura o antimicrobica) o inserendo un drenaggio di Penrose con la medicazione compressiva precedentemente citata. Poiché questi traumi sono predisposti all'infezione e alla formazione di ascessi, si somministra una terapia antibiotica orale efficace contro gli stafilococchi (p. es., cefalexina 500 mg 3 volte/die) per 5 giorni.

    Consigli ed errori da evitare

    • Il mancato drenaggio di un ematoma subpericondriale può portare alla deformità permanente dell'orecchio esterno.

    Lacerazioni

    Nelle lacerazioni del padiglione auricolare, i margini della pelle sono suturati quando possibile. Se la cartilagine viene penetrata, viene riparata a meno che non ci sia abbastanza pelle per coprirla. Le cartilagini danneggiate, riparate o meno, vengono steccate esternamente con medicazione compressiva di garza in cotone (p. es., un rotolo dentale) o garza impregnata di antibiotico. Gli antibiotici per via orale sono somministrati come per un ematoma.

    Le ferite da morso umano sono ad alto rischio di infezioni, tra cui di infezioni della cartilagine, una complicanza potenzialmente grave. Il trattamento comprende sbrigliamento meticoloso del tessuto devitalizzato, profilassi antibiotica (p. es., amoxicillina/clavulanato 500-875 mg per via orale 2 volte/die per 3 giorni) ed eventualmente farmaci antivirali (vedi tabella Antimicrobici per ferite da morso). Le ferite di < 12 h possono essere chiuse, ma le ferite più vecchie devono essere lasciate guarire in seconda intenzione, con le malformazioni cosmetiche trattate in un secondo tempo.

    Avulsioni

    Le avulsioni, complete o parziali, sono riparate da un otorinolaringoiatra, da un chirurgo maxillo-facciale o da un chirurgo plastico.

    Traumi secondari a fratture mandibolari

    Un colpo violento alla mandibola può essere trasmesso alla parete anteriore del canale uditivo (parete posteriore della fossa glenoidea). I frammenti ossei di una frattura scomposta della parete anteriore possono causare la stenosi del condotto e devono essere ridotti o asportati chirurgicamente in anestesia generale.

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