Neoplasie dell'orbita

DiRichard C. Allen, MD, PhD, University of Texas at Austin Dell Medical School
Revisionato/Rivisto ott 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    I tumori dell'orbita possono essere benigni o maligni e insorgono principalmente all'interno dell'orbita o secondariamente da una sede vicina, come le palpebre, i seni paranasali o in sede endocranica. I tumori orbitali possono anche essere metastatici da siti differenti.

    Alcuni tipi di massa tumorale orbitaria generalmente provocano proptosi e dislocazione del bulbo oculare nella direzione opposta alla massa. Sono anche possibili dolore, diplopia e perdita della vista. La diagnosi dei tumori orbitali viene sospettata sulla base dell'anamnesi, dell'esame obiettivo e degli studi di neuroimaging (TC, RM o entrambe), ma per la conferma definitiva spesso si rende necessaria una biopsia. Le cause e le terapie variano in base ai gruppi d'età.

    Bambini

    I tumori pediatrici benigni sono più comunemente tumori dermoidi e lesioni vascolari quali l'emangioma infantile e le malformazioni linfatiche. Il trattamento di scelta dei tumori dermoidi è l'asportazione. Gli emangiomi infantili tendono ad involuzione spontanea e pertanto in genere non richiedono alcun trattamento; tuttavia, soprattutto quando situati sulla palpebra superiore, possono interferire con la vista e richiedere trattamento con beta-bloccanti sistemici. Le malformazioni linfatiche che non provocano sintomi possono essere seguite clinicamente. Per le malformazioni linfatiche più grandi o quelle che causano sintomi, le opzioni comprendono debulking chirurgico, scleroterapia intralesionale e sirolimus (1).

    I tumori pediatrici maligni comprendono più comunemente il rabdomiosarcoma o lesioni metastatiche correlate a leucemia o neuroblastoma. Se il rabdomiosarcoma è operabile, si esegue l'intervento chirurgico, seguito da chemioterapia e radioterapia orbitaria. La patologia leucemica è in genere gestita con radioterapia orbitaria, chemioterapia o entrambe.

    Adulti

    I tumori adulti benigni sono più comunemente meningiomi, mucoceli e malformazioni venose (precedentemente conosciute come emangiomi cavernosi). Gli adenomi pleiomorfici della ghiandola lacrimale sono meno frequenti. Quando sintomatici, i meningiomi dell'ala dello sfenoide sono trattati con la riduzione della massa attraverso craniotomia, facendo a volte seguire all'intervento un ciclo di radioterapia. Poiché le cellule del meningioma infiltrano l'osso della base cranica, in genere non è possibile una resezione completa. I mucoceli sono trattati drenando la lesione all'interno del naso, in quanto, il più delle volte, insorgono nel seno etmoidale o frontale. Le malformazioni venose cavernose (il tumore orbitale benigno più comune) e gli adenomi pleiomorfici della ghiandola lacrimale vengono rimossi.

    Emangioma cavernoso
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    In questa immagine, le TC assiale (in alto) e coronale (in basso) mostrano una massa intraconale ben demarcata dietro il bulbo oculare sinistro. La massa è una malformazione venosa cavernosa.
    Immagini per gentile concessione di James Garrity, MD.

    I tumori adulti maligni sono più comunemente linfoma, carcinoma squamocellulare e malattia metastatica. Meno comunemente, il tumore è un carcinoma adenoidocistico della ghiandola lacrimale, che è un tumore aggressivo.

    I linfomi che coinvolgono l'orbita sono il tumore orbitale maligno più frequente e sono tipicamente a cellule B e caratteristicamente a basso grado (solitamente un linfoma MALT [tessuto linfoide associato alla mucosa], noto anche come linfoma a cellule B della zona marginale extranodale). I linfomi possono essere bilaterali e simultanei e possono far parte di un processo sistemico o localizzarsi solamente nell'orbita. Molti linfomi orbitari hanno sintomi e reperti minimi nonostante gli importanti reperti radiologici. La radioterapia tratta in maniera efficace i linfomi orbitari con scarsi effetti avversi, ma anche il trattamento con anticorpi monoclonali (p es., rituximab) contro un recettore di superficie dei linfociti (p. es., CD20) si dimostra efficace e deve essere tenuto in considerazione in aggiunta o in sostituzione della radioterapia, in particolare nei casi in cui il linfoma è sistemico.

    Linfoma orbitario
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    In questa immagine, la prima scansione TC coronale (a sinistra) mostra una massa omogenea che è conforme al bulbo oculare (freccia rossa). La seconda scansione TC coronale (al centro) mostra una massa ben demarcata nella fossa della ghiandola lacrimale destra (freccia blu). La scansione TC assiale (a destra) mostra una massa omogenea della fossa lacrimale conforme al bulbo oculare destro (freccia gialla).
    Immagini per gentile concessione di James Garrity, MD.

    La maggior parte dei carcinomi squamocellulari nasce dai seni paranasali adiacenti. Chirurgia, radioterapia o entrambe sono la colonna portante della terapia.

    La malattia metastatica è abitualmente trattata con la radioterapia. La malattia metastatica che coinvolge l'orbita è abitualmente un segno prognostico sfavorevole; i tumori carcinoidi sono una notevole eccezione.

    Il carcinoma adenoidocistico della ghiandola lacrimale viene trattato con la chirurgia e in seguito di solito con la radioterapia (talvolta terapia ad irradiazione protonica) oppure utilizzando un protocollo di chemioterapia intrarteriosa con radioterapia e chirurgia.

    Riferimento generale

    1. 1. Shoji MK, Shishido S, Freitag SK: The use of sirolimus for treatment of orbital lymphatic malformations: A systematic review. Ophthalmic Plast Reconstr Surg 36:215-221, 2020. doi: 10.1097/IOP.0000000000001518

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