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Panoramica sul malassorbimento

Di

Zubair Malik

, MD, Lewis Katz School of Medicine at Temple University

Revisionato/Rivisto mar 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti
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Per malassorbimento si intende un'inadeguata assimilazione di sostanze alimentari che può dipendere da difetti di digestione, assorbimento o trasporto.

Il malassorbimento può interessare i macronutrienti (p. es., proteine, carboidrati, grassi), i micronutrienti (p. es., vitamine, minerali) o entrambi, causando un'eccessiva escrezione fecale, carenze nutrizionali e sintomi gastrointestinali. Il malassorbimento può essere globale, con un diminuito assorbimento di quasi tutte le sostanze nutritive, o parziale (isolato), col solo malassorbimento di sostanze nutritive specifiche.

Fisiopatologia del malassorbimento

La digestione e l'assorbimento si verificano in tre fasi:

  • L'idrolisi intraluminale dei grassi, delle proteine e dei carboidrati da parte degli enzimi e dei sali biliari aumenta la solubilizzazione dei grassi in questa fase

  • La digestione da parte degli enzimi dell'orletto a spazzola e l'assorbimento dei prodotti finali

  • Il trasporto linfatico dei nutrienti

Il termine malassorbimento è comunemente utilizzato quando una di queste fasi è compromessa, ma, in senso stretto, la compromissione della fase 1 costituisce la maldigestione anziché il malassorbimento.

Digestione dei grassi

Gli enzimi pancreatici (lipasi e colipasi) scindono i trigliceridi a catena lunga in acidi grassi e monogliceridi che si combinano con gli acidi biliari e i fosfolipidi per formare micelle che passano attraverso gli enterociti digiunali. Gli acidi grassi assorbiti sono risintetizzati e combinati con proteine, colesterolo e fosfolipidi per formare i chilomicroni che, a loro volta, vengono trasportati dal sistema linfatico. I trigliceridi a catena media sono assorbiti direttamente.

I grassi non assorbiti si legano indissolubilmente alle vitamine liposolubili (A, D, E, K) e forse ad alcuni minerali, determinandone il deficit. La sovracrescita batterica determina deconiugazione e deidrossilazione dei sali biliari, limitando l'assorbimento dei grassi. I sali biliari non assorbiti stimolano la secrezione di acqua nel colon, causando diarrea.

Digestione dei carboidrati

L'amilasi, enzima pancreatico, assieme agli enzimi dell'orletto a spazzola dei microvilli, scinde i carboidrati e i disaccaridi nei monosaccaridi costituenti. I batteri del colon fermentano i carboidrati non assorbiti formando diossido di carbonio, metano, H2 e acidi grassi a catena corta (butirrato, propionato, acetato e lattato). Questi acidi grassi provocano diarrea. I gas causano distensione addominale e flatulenza.

Digestione delle proteine

La pepsina gastrica avvia la digestione delle proteine nello stomaco (oltre a stimolare la liberazione di colecistochinina, evento critico per la secrezione degli enzimi pancreatici). L'enterochinasi, un enzima dell'orletto a spazzola, attiva il tripsinogeno in tripsina che a sua volta converte numerose proteasi pancreatiche nella loro forma attiva. Gli enzimi pancreatici attivi idrolizzano le proteine in oligopeptidi, che sono assorbiti direttamente o idrolizzati in aminoacidi.

Eziologia del malassorbimento

Il malassorbimento ha molte cause (vedi tabella ). Alcuni disturbi da malassorbimento (p. es., la celiachia Celiachia La celiachia è una malattia immuno-mediata che affligge soggetti geneticamente predisposti, causata dall'intolleranza al glutine, che comporta infiammazione della mucosa e atrofia dei villi... maggiori informazioni Celiachia ) possono compromettere l'assorbimento della maggior parte di nutrienti, vitamine e minerali (malassorbimento globale); altri (p. es., l'anemia perniciosa) sono più selettivi.

L'insufficienza pancreatica causa malassorbimento solo se > 90% della funzione è compromessa. Un'aumentata acidità endoluminale (p. es., nella sindrome di Zollinger-Ellison Gastrinoma Un gastrinoma è un tumore secernente gastrina, localizzato, di solito, nel pancreas o nella parete duodenale. Ne risultano un'ipersecrezione di acido gastrico e ulcere gastroduodenali aggressive... maggiori informazioni Gastrinoma ) inibisce le lipasi e la digestione dei grassi. La cirrosi Cirrosi La cirrosi è uno stadio avanzato di fibrosi epatica in cui si ha una distorsione diffusa dell'architettura epatica normale. La cirrosi è caratterizzata da noduli di rigenerazione circondati... maggiori informazioni e la colestasi riducono la sintesi epatica di bile o il rilascio dei sali biliari nel duodeno, causando il conseguente malassorbimento. Altre cause sono trattate altrove in questo capitolo.

Le infezioni acute batteriche, virali e da parassiti (vedi anche Panoramica sulle gastroenteriti Panoramica sulla gastroenterite La gastroenterite è un'infiammazione della mucosa dello stomaco e del piccolo e grosso intestino. Nella maggior parte dei casi è infettiva, sebbene possa verificarsi in seguito all'ingestione... maggiori informazioni ) provocano un malassorbimento transitorio, probabilmente a causa di un danno temporaneo e superficiale dei villi e dei microvilli.

Le infezioni batteriche croniche dell'intestino tenue sono rare, all'infuori della sindrome dell'ansa cieca, della sclerosi sistemica Sclerosi sistemica La sclerosi sistemica è una patologia cronica rara a eziologia sconosciuta, caratterizzata da fibrosi diffusa, anomalie vascolari cutanee, articolari e degli organi interni (specialmente esofago... maggiori informazioni Sclerosi sistemica e dei diverticoli Malattia diverticolare dello stomaco e dell'intestino tenue I diverticoli sono evaginazioni mucose sacciformi che protrudono da una struttura tubulare (vedi anche Definizione di malattia diverticolare). I diverticoli raramente interessano lo stomaco... maggiori informazioni , dove può verificarsi la proliferazione batterica dell'intestino tenue. I batteri intestinali utilizzano la vitamina B12 contenuta nella dieta e altri nutrienti, probabilmente interferiscono con i sistemi enzimatici e provocano lesioni della mucosa.

Tabella

Sintomatologia del malassorbimento

Gli effetti che provocano le sostanze non assorbite, specialmente nel malassorbimento globale, comprendono diarrea, steatorrea, gonfiore addominale, e flatulenza. Altri sintomi sono causati dai deficit nutrizionali. I pazienti spesso perdono peso nonostante l'adeguato apporto alimentare.

La diarrea cronica è il sintomo più comune ed è quello che generalmente induce alla valutazione del paziente. La steatorrea, ovvero feci grasse, caratteristica distintiva del malassorbimento, si verifica quando sono escreti > 7 g/die di grassi. La steatorrea causa feci maleodoranti, chiare, voluminose e oleose.

Tabella

Diagnosi del malassorbimento

  • La diagnosi è di solito clinicamente evidente se si parte da una dettagliata anamnesi

  • Esami del sangue per valutare le conseguenze del malassorbimento

  • Dosaggio dei grassi fecali utile per confermare il malassorbimento (se non fosse chiaramente evidente)

  • La causa può essere diagnosticata con esami endoscopici, esami RX con mezzo di contrasto o con altri test a seconda dei riscontri

Il malassorbimento è sospettato nei pazienti con diarrea cronica, perdita di peso e anemia. L'eziologia talvolta è evidente. Per esempio, i pazienti con malassorbimento conseguente a pancreatite cronica Pancreatite cronica La pancreatite cronica è una persistente infiammazione del pancreas che provoca permanenti lesioni strutturali con fibrosi e stenosi duttali, seguite dalla riduzione progressiva delle funzioni... maggiori informazioni generalmente hanno avuto precedenti episodi di pancreatite acuta. I pazienti con celiachia Celiachia La celiachia è una malattia immuno-mediata che affligge soggetti geneticamente predisposti, causata dall'intolleranza al glutine, che comporta infiammazione della mucosa e atrofia dei villi... maggiori informazioni Celiachia possono presentarsi con la classica diarrea accusata da sempre, esacerbata da prodotti contenenti il glutine e possono essere affetti da dermatite erpetiforme. I pazienti che sono affetti da cirrosi e da carcinoma del pancreas possono presentarsi con ittero. La distensione addominale, l'eccessiva flatulenza e la diarrea acquosa che insorgono 30-90 minuti dopo l'ingestione di carboidrati sono indicativi della carenza di un enzima disaccaridasi, generalmente la lattasi. Precedenti interventi addominali estesi suggeriscono una sindrome dell'intestino corto Sindrome dell'intestino corto La sindrome dell'intestino corto è una condizione che determina malassorbimento in seguito alla resezione estesa dell'intestino tenue (di solito più dei due terzi della lunghezza del piccolo... maggiori informazioni .

Se l'anamnesi suggerisce un'eziologia specifica, gli esami devono essere indirizzati verso questa (vedi figura ).

Se nessuna causa è facilmente rilevabile, gli esami del sangue possono essere utilizzati come strumenti di iniziale screening (p. es., emocromo con formula, indici dei globuli rossi, ferritina, vitamina B12, acido folico, calcio, albumina, colesterolo, tempo di protrombina). I risultati dei test possono suggerire una diagnosi e indirizzare ulteriori indagini.

Valutazione consigliata per il malassorbimento

Valutazione consigliata per il malassorbimento

L' anemia macrocitica Anemie megaloblastiche macrocitiche Le anemie megaloblastiche derivano il più delle volte da carenze di vitamina B12 e di folati. L'emopoiesi inefficace interessa tutte le linee cellulari ma soprattutto i globuli rossi. La diagnosi... maggiori informazioni Anemie megaloblastiche macrocitiche deve indurre alla rapida valutazione dei livelli sierici dei folati e della vitamina B12. Il deficit di folati è frequente nelle patologie della mucosa che interessano la parte prossimale dell'intestino tenue (p. es., celiachia Celiachia La celiachia è una malattia immuno-mediata che affligge soggetti geneticamente predisposti, causata dall'intolleranza al glutine, che comporta infiammazione della mucosa e atrofia dei villi... maggiori informazioni Celiachia , sprue tropicale Sprue tropicale La sprue tropicale è una rara patologia acquisita, probabilmente a eziologia infettiva, caratterizzata da malassorbimento e anemia megaloblastica. La diagnosi viene posta su base clinica e con... maggiori informazioni , malattia di Whipple Malattia di Whipple La malattia di Whipple è una rara malattia sistemica causata dal batterio Tropheryma whipplei. I sintomi principali sono artrite, dimagrimento, dolore addominale e diarrea. La diagnosi... maggiori informazioni ). Bassi livelli di vitamina B12 si possono presentare nell'anemia perniciosa, nella pancreatite cronica Pancreatite cronica La pancreatite cronica è una persistente infiammazione del pancreas che provoca permanenti lesioni strutturali con fibrosi e stenosi duttali, seguite dalla riduzione progressiva delle funzioni... maggiori informazioni , nella proliferazione batterica dell'intestino tenue Proliferazione batterica dell'intestino tenue La proliferazione batterica dell'intestino tenue può comparire in seguito ad alterazioni dell'anatomia intestinale o della motilità gastrointestinale o per mancanza della secrezione acida gastrica... maggiori informazioni , e nelle patologie dell'ileo terminale. La combinazione di bassi livelli di vitamina B12 ed elevati livelli di folati è indicativa per una proliferazione batterica del piccolo intestino Proliferazione batterica dell'intestino tenue La proliferazione batterica dell'intestino tenue può comparire in seguito ad alterazioni dell'anatomia intestinale o della motilità gastrointestinale o per mancanza della secrezione acida gastrica... maggiori informazioni , perché i batteri intestinali utilizzano la vitamina B12 e sintetizzano i folati.

Un'anemia microcitica suggerisce un deficit di ferro, che si può verificare nella celiachia. L'albumina è un indicatore generico dello stato nutrizionale. Bassi livelli di albumina possono dipendere dalla scarsa assunzione, dalla ridotta sintesi in corso di cirrosi epatica o dalla perdita di proteine. Bassi livelli di carotene (un precursore della vitamina A) suggeriscono un malassorbimento qualora l'apporto sia adeguato.

Conferma del malassorbimento

Gli esami per confermare un malassorbimento sono appropriati quando i sintomi sono vaghi e l'eziologia non è evidente. La maggior parte degli esami per il malassorbimento valuta quello dei grassi per la relativa facilità di misura. La conferma del malassorbimento dei carboidrati non è utile una volta che è stata documentata la steatorrea. Gli esami per il malassorbimento delle proteine sono raramente usati per la difficoltà a misurare l'azoto fecale.

La misurazione diretta dei grassi fecali sulla raccolta di feci delle 72 h è lo standard di riferimento per confermare la steatorrea, ma non è necessaria in caso di steatorrea macroscopica da causa ovvia. Tuttavia, questo test è disponibile di routine solo in pochi centri. Le feci vengono raccolte per 3 giorni durante i quali il paziente consuma 100 g di grassi/die. Si misurano quindi i grassi totali contenuti nelle feci. È considerata anormale un'escrezione di grassi fecali > 7 g/die. Anche se il grave malassorbimento lipidico (grassi fecali 40 g/die) suggerisce un'insufficienza pancreatica o una patologia della mucosa del piccolo intestino, questo esame non può stabilire la causa specifica di malassorbimento. Alcuni risultati dei test comprendono un'escrezione di grasso frazionata che è definita come i grammi medi di grasso fecale escreti al giorno divisi per i grammi medi di grassi consumati al giorno. Un'escrezione frazionata di grassi > 7% indica un malassorbimento di grassi. Poiché l'esame è complicato, spiacevole e richiede tempo, risulta inaccettabile e difficile da eseguire per la maggior parte dei pazienti.

La colorazione con Sudan III di uno striscio di feci è un test di screening per i grassi fecali semplice e diretto, ma non quantitativo. Lo steatocrito acido è un test gravimetrico eseguito su un singolo campione fecale; ha affermate elevate sensibilità e specificità (utilizzando una raccolta delle 72 h come standard). Il test della riflettanza all'infrarosso (near-infrared reflectance analysis [NIRA]) vicino analizza contemporaneamente il contenuto fecale dei grassi, dell'azoto e dei carboidrati. Questi test non sono ampiamente disponibili negli Stati Uniti.

La misurazione dell'elastasi fecale e della chimotripsina fecale può anche essere d'aiuto per differenziare le cause pancreatiche di malassorbimento da quelle intestinali; nell'insufficienza pancreatica esocrina sono entrambe diminuite, mentre sono normali nelle cause intestinali.

Il test di assorbimento al D-xilosio può essere fatto nel caso in cui l'eziologia non sia ovvia; tuttavia oggi è poco utilizzato a causa dell'avvento di avanzati esami endoscopici e diagnostica per immagini. Sebbene possa valutare in modo non invasivo l'integrità della mucosa intestinale e contribuire a differenziare tra le malattie della mucosa da quelle del pancreas, un test al D-xilosio alterato richiede un esame endoscopico con biopsie della mucosa del piccolo intestino. Di conseguenza, la biopsia del piccolo intestino ha sostituito questo test nel diagnosticare una malattia della mucosa intestinale.

Il D-xilosio viene assorbito per diffusione passiva e non richiede enzimi pancreatici per la sua digestione. Un test al D-xilosio è normale in presenza di steatorrea moderata o grave, e indica un'insufficienza pancreatica esocrina piuttosto che una malattia della mucosa del piccolo intestino. La proliferazione batterica del piccolo intestino può causare risultati alterati perché i batteri enterici metabolizzano il pentosio, riducendo così il D-xilosio disponibile per l'assorbimento.

Dopo un periodo di digiuno, si somministrano per via orale 25 g di D-xilosio in 200-300 mL di acqua per via orale. Si esegue la raccolta delle urine per 5 h e si preleva un campione di sangue venoso dopo 1 h. Un D-xilosio sierico < 20 mg/dL (1,33 mmol/L) o < 4 g nel campione urinario indica un'alterazione dell'assorbimento. Livelli falsamente bassi possono essere presenti anche nelle patologie renali, nell'ipertensione portale, nell'ascite o nel ritardato tempo di svuotamento gastrico.

Diagnosticare la causa del malassorbimento

Test diagnostici più specifici (p. es., l'endoscopia del tratto superiore, la colonscopia, gli esami RX con contrasto al bario) sono indicati per diagnosticare numerose cause di malassorbimento.

L'endoscopia del tratto superiore con biopsia dell'intestino tenue viene eseguita quando si sospetta una malattia della mucosa dell'intestino tenue o qualora il test al D-xilosio risultasse alterato in un paziente con steatorrea imponente. L'esame endoscopico permetta la valutazione macroscopica della mucosa dell'intestino tenue e serve ad eseguire biopsie mirate delle aree che presentano alterazioni. L'aspirato dal piccolo intestino può essere utilizzato per la coltura batterica e per il conteggio delle colonie per documentare la sovracrescita batterica nel caso in cui ci sia un sospetto clinico.

Caratteristiche istologiche alla biopsia del piccolo intestino (vedi tabella ) può stabilire la patologia specifica della mucosa.

Tabella

Istologia della mucosa del piccolo intestino in alcuni disturbi da malassorbimento

Patologia

Caratteristiche istologiche

Normale

Villi digitiformi con un rapporto villo:cripta di circa 4:1

Cellule epiteliali colonnari con numerosi microvilli regolari (orletto a spazzola)

Lieve infiltrazione a cellule rotonde nella lamina propria

Assenza virtuale di villi e cripte allungate

Aumento di linfociti intraepiteliali e cellule rotonde (in particolare plasmacellule) nella lamina propria

Cellule epiteliali cuboidi con microvilli scarsi e irregolari

Dilatazione ed ectasia dei linfatici intramucosi

Possono variare da cambiamenti minimi dell'altezza dei villi e moderato danno delle cellule epiteliali fino all'assenza virtuale dei villi con cripte allungate e infiltrazione linfocitaria della lamina propria

Lamina propria densamente infiltrata da macrofagi positivi alla reazione con acido periodico di Schiff

La struttura dei villi può essere obliterata nelle lesioni gravi

Le RX del piccolo intestino (p. es., transito dell'intestino tenue, enteroclisi Enteroclisi Studi RX e altre metodiche contrastografiche di imaging visualizzano l'intero tratto gastrointestinale dalla faringe al retto e sono molto utili per rilevare soprattutto la presenza di masse... maggiori informazioni Enteroclisi dell'intestino tenue e TC enterografica Enterografia TC ed enterografia RM Studi RX e altre metodiche contrastografiche di imaging visualizzano l'intero tratto gastrointestinale dalla faringe al retto e sono molto utili per rilevare soprattutto la presenza di masse... maggiori informazioni Enterografia TC ed enterografia RM , enterografia con RM Enterografia TC ed enterografia RM Studi RX e altre metodiche contrastografiche di imaging visualizzano l'intero tratto gastrointestinale dalla faringe al retto e sono molto utili per rilevare soprattutto la presenza di masse... maggiori informazioni Enterografia TC ed enterografia RM ) possono rilevare alterazioni anatomiche che predispongono alla sovracrescita batterica. Queste comprendono i diverticoli digiunali, le fistole, le anse cieche e le anastomosi create chirurgicamente, le ulcerazioni e le stenosi. Queste diagnostiche per immagini possono anche rilevare anomalie della mucosa. L'esame RX diretto dell'addome può mostrare delle calcificazioni pancreatiche, che sono un segno di pancreatite cronica. Gli esami baritati dell'intestino tenue Esame a raggi X con mezzo di contrasto dell'addome Studi RX e altre metodiche contrastografiche di imaging visualizzano l'intero tratto gastrointestinale dalla faringe al retto e sono molto utili per rilevare soprattutto la presenza di masse... maggiori informazioni Esame a raggi X con mezzo di contrasto dell'addome non sono né sensibili né specifici, ma possono mostrare dei segni che suggeriscono malattie della mucosa (p. es., anse intestinali dilatate, mucosa assottigliata o ispessita, frammentazione grossolana della colonna di bario). La TC, la colangiopancreatografia in RM e la colangiopancreatografia retrograda endoscopica possono identificare la pancreatite cronica.

Gli esami di laboratorio per l'insufficienza pancreatica Diagnosi La pancreatite cronica è una persistente infiammazione del pancreas che provoca permanenti lesioni strutturali con fibrosi e stenosi duttali, seguite dalla riduzione progressiva delle funzioni... maggiori informazioni (p. es., test di stimolazione alla secretina, test al bentiromide, test al pancreolauryl, tripsinogeno sierico, elastasi fecale, chimotripsina fecale) vengono eseguiti se l'anamnesi è indicativa, ma non sono sensibili per una patologia pancreatica lieve.

I test del respiro (breath test) aiutano a diagnosticare la sovracrescita batterica. I test del respiro (breath test) al glucosio-idrogeno e lattulosio-idrogeno sono quelli più comunemente utilizzati. Questi test sono eseguiti per misurare l'idrogeno e il metano esalati prodotti dalla degradazione batterica dei carboidrati. Nei pazienti con deficit di disaccaridasi, i batteri enterici degradano i carboidrati non assorbiti nel colon aumentando l'idrogeno espirato. I test del respiro (breath test) all'idrogeno hanno sostituito le colture batteriche degli aspirati prelevati durante l'esame endoscopico per la diagnosi della proliferazione batterica del piccolo intestino Proliferazione batterica dell'intestino tenue La proliferazione batterica dell'intestino tenue può comparire in seguito ad alterazioni dell'anatomia intestinale o della motilità gastrointestinale o per mancanza della secrezione acida gastrica... maggiori informazioni . Il test del respiro (breath test) al lattosio-H2 è utile solo per confermare il deficit di lattasi Malassorbimento di carboidrati Il malassorbimento di carboidrati è l'incapacità di digerire certi carboidrati per la mancanza di uno o più enzimi intestinali. I sintomi comprendono la diarrea, la distensione addominale e... maggiori informazioni e non viene utilizzato come test diagnostico iniziale nella valutazione del malassorbimento.

Il test di Schilling valuta il malassorbimento della vitamina B12. I 4 stadi di questo test stabiliscono se il deficit deriva da anemia perniciosa, insufficienza pancreatica esocrina, sovracrescita batterica o da una malattia dell'ileo.

  • Stadio 1: al paziente viene somministrato 1 mcg di cianocobalamina radiomarcata per via orale insieme a 1000 mcg di cobalamina IM non radiomarcata per saturare le sedi epatiche leganti. Si analizza la radioattività delle urine raccolte per 24 h; un'escrezione urinaria < 8% della dose orale indica un malassorbimento di cobalamina.

  • Stadio 2: se lo stadio 1 è alterato, il test viene ripetuto con l'aggiunta del fattore intrinseco. Se il fattore intrinseco normalizza l'assorbimento, allora è presente l'anemia perniciosa.

  • Stadio 3: lo stadio 3 viene eseguito con l'aggiunta di enzimi pancreatici; la normalizzazione in questa fase indica un malassorbimento di cobalamina secondario a insufficienza pancreatica.

  • Stadio 4: lo stadio 4 si esegue dopo aver effettuato una terapia antibiotica con copertura anaerobica; la normalizzazione dopo l'antibioticoterapia suggerisce una proliferazione batterica del piccolo intestino.

Il deficit di cobalamina secondario a malattia o resezione dell'ileo causa la presenza di risultati alterati in tutti gli stadi.

I test per cause meno comuni del malassorbimento comprendono la gastrina sierica (sindrome di Zollinger-Ellison), il fattore intrinseco e gli anticorpi delle cellule parietali gastriche (anemia perniciosa, gastrite atrofica autoimmune), il cloruro nel sudore (fibrosi cistica), l'elettroforesi lipoproteica (abetalipoproteinemia) e il cortisolo plasmatico (morbo di Addison).

Per diagnosticare il malassorbimento degli acidi biliari, che può verificarsi con le malattie dell'ileo terminale (p. es., malattia di Crohn, estesa resezione dell'ileo terminale), si può somministrare ai pazienti una terapia empirica con una resina legante gli acidi biliari (p. es., colestiramina). In alternativa, si può eseguire un test con acido omocolico coniugato alla taurina marcato con selenium-75 e marcato con selenio. In questo test, l'acido biliare sintetico marcato con selenium-75 può essere somministrato per via orale e, dopo 7 giorni, viene dosato l'acido biliare trattenuto tramite una scintigrafia di tutto il corpo o con la gamma camera. Se l'assorbimento degli acidi biliari è alterato, la ritenzione è inferiore al 5%. Il test con acido omocolico coniugato alla taurina e marcato con selenio non è disponibile in molti paesi, compresi gli Stati Uniti.

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