L'oftalmia simpatetica è l'infiammazione del tratto uveale dopo traumi o interventi chirurgici all'occhio controlaterale.
L'oftalmia simpatetica è una rara uveite granulomatosa che compare dopo un trauma penetrante o un intervento chirurgico all'occhio controlaterale. Si stima che l'oftalmia simpatetica compaia in una percentuale che arriva fino allo 0,5% delle ferite penetranti oculari non chirurgiche e circa allo 0,03% di quelle chirurgiche. Si ritiene che il meccanismo alla sua base sia una reazione autoimmune diretta contro le cellule dell'uvea che contengono melanina. Questo è lo stesso meccanismo che si sospetta nella sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada. L'uveite compare entro 2-12 settimane dal trauma o dall'intervento nell'80% circa dei casi. Casi isolati di oftalmia simpatetica sono stati riportati già dopo 1 settimana o addirittura dopo 30 anni dal trauma iniziale o dall'intervento.
I sintomi dell'uveite granulomatosa possono coinvolgere uno o tutti i segmenti dell'occhio. I sintomi tipicamente comprendono corpi mobili e riduzione visiva. Distacchi sierosi e coroidite sono frequenti.
La diagnosi è clinica.
(Vedi anche Panoramica sull'uveite.)
Trattamento dell'oftalmia simpatetica
Corticosteroidi e immunosoppressori orali
Con lesioni gravi, possibilmente bisogna eseguire enucleazione profilattica precoce
Il trattamento richiede solitamente corticosteroidi per via orale (p. es., prednisone, 1 mg/kg per via orale 1 volta/die) seguiti dall'uso a lungo termine di farmaci immunosoppressori non-steroidei. L'enucleazione profilattica di un occhio gravemente danneggiato deve essere presa in considerazione entro 2 settimane dalla perdita visiva, per ridurre al minimo il rischio di sviluppo di oftalmia simpatetica nell'occhio controlaterale, ma soltanto qualora l'occhio danneggiato non possieda un potenziale visivo residuo.