Infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS) e infezione da metapneumovirus umano

DiBrenda L. Tesini, MD, University of Rochester School of Medicine and Dentistry
Revisionato/Rivisto lug 2021
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I fatti in Breve

L’infezione da virus respiratorio sinciziale e l’infezione da metapneumovirus umano (Human metapneumovirus, hMPV) causano infezioni dell’apparato respiratorio superiore e talvolta di quello inferiore.

  • Il virus respiratorio sinciziale è una causa molto comune di infezioni respiratorie nei bambini piccoli.

  • Il metapneumovirus umano è simile al virus respiratorio sinciziale ma è indipendente.

  • I sintomi tipici includono naso che cola, febbre, tosse e respiro sibilante e, se l’infezione è grave, può portare a distress respiratorio.

  • La diagnosi si basa sui sintomi e sulla loro occorrenza in determinati periodi dell’anno.

  • Il palivizumab è somministrato ai bambini che presentano un rischio elevato di sviluppare un’infezione da virus respiratorio sinciziale grave.

  • L’ossigeno viene dato al bisogno.

Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è una causa molto comune di infezione dell’apparato respiratorio, in particolare nei bambini. Quasi tutti i bambini contraggono l’infezione nei primi 4 anni di vita e molti nel primo anno. L’infezione non rende completamente immuni, pertanto la reinfezione è comune, anche se in genere è meno grave. I focolai avvengono generalmente nei mesi invernali e all’inizio della primavera. Il VRS è la causa più comune di malattia dell’apparato respiratorio inferiore nei piccoli lattanti ed è responsabile di oltre 50.000 ricoveri ogni anno negli Stati Uniti nei bambini d’età inferiore ai 5 anni.

La prima infezione spesso deriva da una malattia dell’apparato respiratorio superiore, accompagnata da congestione e febbre all’apparato respiratorio inferiore, il che causa molto frequentemente bronchiolite e talvolta polmonite con tosse e difficoltà respiratoria. Le infezioni successive interessano generalmente l’apparato respiratorio superiore. I bambini che hanno avuto bronchiolite presentano una maggiore probabilità di ricevere una diagnosi di asma in età successiva.

I bambini con gravi disturbi sottostanti (ad esempio malattie cardiache congenite, asma, fibrosi cistica, disturbi neuromuscolari o soppressione del sistema immunitario) o nati prematuri e i lattanti sotto i 6 mesi presentano un rischio particolare di sviluppare una malattia grave. Il VRS può infettare anche gli adulti e i bambini più grandi e gli anziani possono anche sviluppare polmonite.

Il matapneumovirus umano (hMPV) è un virus simile, ma indipendente,. ha la medesima stagionalità del VRS ma è meno contagioso.

Sintomi

Il VRS e l’hMPV causano sintomi analoghi. Rinorrea e febbre iniziano 3-5 giorni dopo il contagio. Circa la metà dei bambini alla prima infezione sviluppa anche tosse e respiro sibilante, cosa che indica un interessamento dell’apparato respiratorio inferiore. Nei lattanti di meno di 6 mesi, il primo sintomo può essere la breve interruzione della respirazione (apnea). Alcuni bambini, in genere i più piccoli, sviluppano distress respiratorio grave e alcuni muoiono.

Negli adulti sani e nei bambini più grandi la malattia è solitamente leggera e può manifestarsi solamente come un comune raffreddore.

Diagnosi

  • Valutazione medica

Di solito i medici sospettano l’infezione da VRS (e possibilmente anche da hMPV) nei neonati e nei bambini che hanno bronchiolite o polmonite nella stagione o durante un focolaio di VRS. In genere non sono necessari esami, a meno che i medici stiano cercando di identificare un focolaio o nel caso sia richiesto il ricovero.

Se necessario, campioni di secrezioni nasali vengono esaminati mediante il test rapido degli antigeni, la tecnica di reazione a catena della polimerasi (PCR) o una coltura per cercare di identificare il virus.

Prevenzione

  • Igiene corretta

  • Iniezioni di palivizumab per i bambini ad alto rischio

Una buona pratica igienica è una misura preventiva importante. Il bambino malato, e chi vive nella stessa casa, deve lavarsi le mani frequentemente. In generale, più intimo è il contatto fisico (coccole, abbracci o condivisione del letto) con il bambino malato, maggiore è il rischio di diffusione dell’infezione ai familiari. I genitori devono bilanciare questo rischio con la necessità di assistere il bambino malato.

Non esistono attualmente vaccini per la prevenzione dell’infezione da VRS o hMPV.

Nei bambini più esposti al rischio di sviluppare una grave infezione da VRS, i medici possono somministrare iniezioni mensili di palivizumab, che contiene gli anticorpi contro questo virus. I bambini ad alto rischio sono i lattanti e i bambini piccoli affetti da malattia cardiaca o polmonare grave, o molto prematuri o a rischio molto alto per altri motivi. Le iniezioni vengono somministrate per l’intera stagione di VRS.

La necessità di ricovero sembra ridotta nei bambini che assumono palivizumab, anche se i medici non hanno la certezza che questa terapia sia in grado di prevenire le complicanze gravi o la morte.

Trattamento

  • Ossigeno per la difficoltà respiratoria

I bambini che presentano difficoltà respiratoria sono invece ricoverati in ospedale. A seconda della condizione, i medici possono trattarli con ossigeno e liquidi per vena. La ribavirina, un farmaco antivirale, è raccomandata soltanto nei bambini che hanno un sistema immunitario gravemente indebolito.

La maggior parte dei bambini non necessita di ricovero. Il trattamento domiciliare è principalmente volto all’alleviamento dei sintomi. Per esempio, ai bambini possono essere prescritti analgesici e liquidi per prevenire la disidratazione. I genitori devono monitorare attentamente il bambino per segni di gravi difficoltà respiratorie o disidratazione.