Quando sopraggiunge la morte

DiElizabeth L. Cobbs, MD, George Washington University;
Karen Blackstone, MD, George Washington University;Joanne Lynn, MD, MA, MS, The George Washington University Medical Center
Revisionato/Rivisto ott 2021
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    La morte deve essere accertata in modo ufficiale e tempestivo da una figura autorizzata (come un medico o infermiere), che ne deve certificare le cause e le circostanze. Il rispetto di queste misure varia considerevolmente di paese in paese. Se un soggetto decide di morire tra le mura domestiche, i familiari devono conoscere anticipatamente i provvedimenti da adottare. Quando un paziente è sottoposto a cure palliative, il protocollo da seguire è generalmente spiegato dal personale del centro. Se si devono avvertire le forze dell’ordine o altri funzionari pubblici, la famiglia deve essere informata e i funzionari devono sapere che il soggetto sta morendo a casa. Le strutture di medicina palliativa e i programmi di assistenza domiciliare dispongono spesso di un protocollo per la notifica ufficiale, in modo da risparmiare alla famiglia incontri spiacevoli. In assenza di cure palliative o di servizi di assistenza domiciliare, la famiglia deve contattare il medico legale o il funzionario delle pompe funebri per sapere chi contattare e cosa aspettarsi, preferibilmente quando il paziente è ancora in vita. Viene richiesto un certificato di morte per le assicurazioni, per l’accesso ai conti finanziari, per il trasferimento delle proprietà a nome del defunto e le decisioni patrimoniali; pertanto, la famiglia dovrà farne almeno una dozzina di copie.

    La famiglia può essere riluttante a chiedere o approvare l’autopsia, che spesso non è coperta dall’assicurazione. L’autopsia può consentire progressi nella conoscenza delle patologie che hanno contribuito alla morte nonché sciogliere eventuali dubbi della famiglia sulle cause della morte. Dopo l’autopsia, il corpo viene preparato dall’agenzia di pompe funebri o dai familiari per la sepoltura o la cremazione. Le incisioni eseguite durante l’autopsia sono in genere nascoste dagli abiti. Le decisioni relative all’autopsia sono da prendersi preferibilmente quando il malato è ancora in vita, in un momento meno stressante rispetto a quando la morte è appena avvenuta.

    Per la famiglia può essere utile preparare e pagare anticipatamente il servizio funebre, così come conoscere la volontà del malato riguardo alla destinazione del suo corpo dopo la morte. Le opzioni vanno dalla sepoltura alla cremazione, alla donazione del corpo per la ricerca. Molte famiglie organizzano il funerale o una sorta di riunione in memoria del loro caro. Alcuni scelgono un servizio funebre modesto, subito dopo la morte della persona, mentre altri preferiscono una cerimonia commemorativa dopo alcune settimane o alcuni mesi.

    Continuare positivamente la propria vita dopo la morte di una persona amata dipende dalla natura della relazione con il defunto, dall’età che aveva, dal tipo di morte e dalle risorse emotive e finanziarie disponibili. Inoltre, la famiglia spesso ha bisogno di capire se quanto ha fatto è ciò che ci si aspettava e di cercare rassicurazione. Parlare con il medico poche settimane dopo il decesso può aiutare a risolvere ulteriori interrogativi. La maggioranza delle persone che ha perso un familiare stretto ha bisogno, per elaborare il lutto, di almeno 6 mesi, in cui vive emozioni di incredulità, rabbia, depressione, solitudine, disorientamento e nostalgia. Il lutto si placa con il tempo, ma persiste un senso di perdita. Le persone non "superano" un lutto, ma possono giungere a dargli un senso e ad andare avanti.

    Negli Stati Uniti, i programmi di cure palliative che ricevono fondi da Medicare sono tenuti a fornire servizi di supporto per il lutto a familiari e amici per almeno un anno dopo la morte del paziente sottoposto a cure palliative.